Francesco Saverio

L'attuale Famiglia ducale discende da Francesco Saverio, più comunemente conosciuto come Xavier, figlio di Roberto e di Maria Antonia di Braganza, nato nella villa delle Pianore (Lucca) il 25 maggio 1889. Fu battezzato dall'arcivescovo di Lucca mons. Ghilardi, alla presenza della zia, la regina Margherita, sposa del re carlista Carlo VII, e di suo figlio Don Giacomo.

L'infanzia del principe Saverio trascorse felice assieme agli altri suoi numerosi fratelli, anche se per motivi di età si sentiva molto unito a Sisto, dal quale lo separavano solo tre anni. A otto anni lo seguì nel collegio dei gesuiti di Feldkirch, una delle scuole più prestigiose dell'epoca. Saverio, insieme a Sisto, viaggiò in Egitto, in Terra Santa, in Turchia, e studiò a Parigi da ingegnere agronomo, curando due antiche tenute del nonno Carlo Lodovico, duca di Lucca, a Conca e Stiava. Nella prima guerra mondiale fu sui campi di battaglia belgi, collaborando con Sisto alle pressioni sul cognato Carlo I, imperatore d'Austra Ungheria, nel tentativo di fermare il conflitto. Nel 1927 sposò la contessa Maria Maddalena del ramo Bourbon Busset (1898-1984).

Fu nominato reggente e successore al trono di Spagna dal re carlista Alfonso Carlo, succeduto al fratello Carlo VII. Saverio venne espulso dalla Spagna dal generale Franco, quando nel 1937 il "Caudillo" decretò l'unificazione del partito nazionalista, chiamato "Falange", con i tradizionalisti, sotto l'esclusivo suo comando. Collaborò attivamente con Papa Pio XII, che in diverse occasioni aveva incontrato, quando ancora era cardinale, presso il castello svizzero che la famiglia Borbone Parma possedeva a Wartegg, presso Sankt Gallen, portando a termine diverse missioni per il Vaticano in molti paesi europei, ricoprendo anche la carica di presidente dell'Azione Cattolica. Fu arrestato dai nazisti durante l'occupazione tedesca della Francia, accusato di aver aiutato la resistenza, e deportato dapprima nel campo di concentramento di Natzweiler e successivamente trasferito a Dachau. Nel 1952, a Barcellona, nel corso del Consiglio Nazionale della Comunione Tradizionalista, Saverio assunse ufficialmente la corona di Spagna quale sovrano carlista.

La reazione di Franco non si fece attendere, con l'ordine di espulsione dal territorio spagnolo; uno Stato che era ufficialmente un regno, ma che non aveva famiglia reale. Fra alterne vicende, snodatesi tra complessi equilibri interni ed internazionali, tra le ombre della politica franchista, tra lo scontro di antiche rivalità dinastiche, tra le interpretazioni talvolta strumentali dei codici e delle prassi, Franco, come è noto, arrivò a designare il ramo di Alfonso XIII, suo successore "a titolo di Re" nella disputa nata a metà '800 fra Carlo V e Ferdinando VII, quando quest'ultimo modificò la legge salica per consentire l'ascesa al trono di Spagna della figlia Isabella.