Carlo Ugo di Borbone-Parma

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Carlo Ugo di Borbone-Parma
Il principe Carlo Ugo di Borbone-Parma nel 1968
Duca titolare di Parma e Piacenza
Capo del casato di Borbone-Parma
come Carlo IV
Stemma
Stemma
In carica7 maggio 1977 –
18 agosto 2010
PredecessoreSaverio di Borbone-Parma
SuccessoreCarlo Saverio di Borbone-Parma
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaParigi, 8 aprile 1930
MorteBarcellona, 18 agosto 2010 (80 anni)
SepolturaBasilica di Santa Maria della Steccata, 28 agosto 2010
DinastiaBorbone di Parma
PadreSaverio di Borbone-Parma
MadreMaddalena di Borbone-Busset
ConsorteIrene dei Paesi Bassi
FigliCarlo Saverio
Margherita
Giacomo
Maria Carolina
ReligioneCattolicesimo

Carlo Ugo di Borbone-Parma (Parigi, 8 aprile 1930Barcellona, 18 agosto 2010) è stato capo della casa reale dei Borbone di Parma, pretendente ducale di Parma e di Piacenza come Carlo IV[senza fonte] e pretendente carlista al trono di Spagna sotto il nome di Carlos Hugo I[senza fonte].

È stato Gran Maestro dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, ramo Farnese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Saverio di Borbone-Parma, pretendente ducale di Parma, e di Maddalena di Borbone-Busset, fu battezzato come Hugues Marie Sixte Robert Louis Jean Georges Benoît Michel, ma il 28 giugno 1963 ebbe ufficialmente il nome cambiato in Charles Hugues, tramite giudizio della Corte d'Appello de La Seine, Francia. Cittadino francese e dal 1980 cittadino spagnolo naturalizzato, il suo matrimonio con la principessa Irene dei Paesi Bassi nel 1964[1] causò una crisi istituzionale nei Paesi Bassi nonché un acceso dibattito all'interno della casa reale olandese, poiché Carlo Hugo, allora guida del Carlismo, era un pretendente al trono di Spagna in contrasto col governo di Madrid.

Nel 1952, il padre di Carlo Hugo fece pubblico reclamo dei suoi diritti al trono di Spagna come Saverio I, ma venne ignorato dal dittatore spagnolo Francisco Franco, che successivamente scelse Juan Carlos di Borbone come sovrano. Il 5 maggio 1957 Saverio nominò il figlio Carlo Ugo Principe delle Asturie e il secondogenito Sisto Enrico duca di San Jaime. Nel mese di febbraio 1964 Carlo Ugo prese il titolo di duca di Madrid.

Dopo aver perso gran parte delle simpatie dei carlisti per i suoi tentativi di avvicinarsi a Franco (1965-1967), Carlo Ugo spinse il movimento verso una forma di socialismo titoista; sua madre, Madeleine di Borbone e suo fratello Sisto Enrico di Borbone-Parma, si mantennero fedeli al carlismo tradizionale, che durante il franchismo si incarnava nella Comunione Tradizionalista.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Ugo col tipico basco rosso carlista

Carlo Ugo prese in mano la direzione del carlismo nell'agosto del 1975, ma dopo la morte di Franco il movimento fu gravemente spaccato in due, contrapposto a Sisto Enrico di Borbone-Parma, e fu incapace di ottenere ancora l'attenzione della pubblica opinione. A Montejurra, il 9 maggio 1976, si riunirono le due fazioni per commemorare i Requeté morti nella guerra civile, e nel corso degli scontri due sostenitori di Carlo Ugo furono uccisi da militanti di estrema destra, fra quali c'era il membro di Gladio Stefano Delle Chiaie e membri dell'Alleanza Argentina Anticomunista (Tripla A), con il supporto logistico degli elementi filofranchisti all'interno dei servizi segreti e della Guardia Civile[2][3]. Questo avvenimento è noto come massacro di Montejurra[4].

Nelle prime elezioni democratiche, il 15 giugno 1977, risultò eletto soltanto un senatore carlista, il giornalista e scrittore Fidel Carazo da Soria, presentatosi come candidato indipendente.

Nelle elezioni parlamentari del 1979, i carlisti di destra fecero parte della coalizione di estrema destra Unión Nacional, che conquistò un seggio nelle Cortes di Madrid, ma l'eletto fu Blas Piñar, leader di Fuerza Nueva, movimento falangista. Da allora il carlismo è rimasto un movimento extra parlamentare, ottenendo soltanto seggi nei consigli comunali.

Carlo Ugo abbandonò allora le sue pretese carliste nel 1979 e divenne cittadino spagnolo l'anno successivo, come Carlos-Hugo de Borbón-Parma y Borbón, per decreto reale di Juan Carlos. Nello stesso anno lasciò anche l'arena politica, abbandonando il Partito neo carlista che aveva creato e che successivamente sarebbe andato a fondare la coalizione Izquierda Unida.

A partire dal 2002 Carlo Ugo ha donato gli archivi della dinastia dei Borbone carlisti al Archivo Histórico Nacional, ottenendo proteste e dure contestazioni da parte di suo fratello Sisto Enrico e da tutte le fazioni carliste.

Il 28 settembre 2003 ad Arbonne in Francia Carlo Ugo ha riaffermato le sue pretese carliste[5], ha annunciato che avrebbe impiegato il titolo di conte di Montemolin per sé e che avrebbe dato ai suoi tre figli titoli carlisti: Duca di Madrid (duque de Madrid) per suo figlio Carlo Saverio, duca di San Jaime (duque de San Jaime) per suo figlio Giacomo e duchessa di Guernica (duquesa de Gernika) per sua figlia Carolina.

Carlo Ugo era altresì Gran Maestro del Sacro Imperiale Angelico Ordine Costantiniano di San Giorgio (Parma)[6].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il fidanzamento di Carlo Ugo con la principessa Irene di Orange-Nassau, figlia della regina Giuliana dei Paesi Bassi, causò una crisi costituzionale nei Paesi Bassi per parecchi motivi. Irene perse i diritti di successione al trono olandese perché il governo si rifiutò di promulgare una legge che le consentisse il matrimonio e sua madre non poté andare a Roma per dissuaderla dallo sposarsi e dal convertirsi al cattolicesimo perché il governo si mostrò contrario. Il governo olandese intravide delle difficoltà politiche internazionali per il fatto che una possibile erede alla corona del Regno dei Paesi Bassi sposasse un discutibile pretendente ad un trono straniero; inoltre la costituzione dei Paesi Bassi non permette che il monarca possa essere sovrano anche di una nazione straniera.

Carlo Ugo ed Irene si sono sposati il 29 aprile 1963, nella Basilica di Santa Maria Maggiore davanti al cardinale Paolo Giobbe, ex nunzio apostolico nei Paesi Bassi[7]. Non c'erano membri della famiglia reale olandese presenti: i genitori di Irene seguirono la cerimonia alla televisione[8]. Dopo di essa gli sposi furono ricevuti in udienza privata dal Papa Paolo VI. Trascorsa la luna di miele a Las Palmas de Gran Canaria, andarono ad abitare a Madrid[9]. Carlo Ugo ed Irene hanno divorziato nel 1981.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il principe è morto all'età di 80 anni a Barcellona ed è stato tumulato, su sua richiesta, nella cripta della basilica di Santa Maria della Steccata di Parma, dove già riposano alcuni tra i suoi avi. Il titolo di Duca di Parma e Piacenza è passato al figlio primogenito Carlo Saverio Bernardo Sisto Maria di Borbone-Parma.[10]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Ugo e la principessa Irene hanno avuto quattro figli:

  • Carlo Saverio di Borbone-Parma (Nimega, 27 gennaio 1970), sposatosi il 20 novembre 2010 con Annemarie Gualthérie van Weezel, hanno tre figli:
    • Luisa Irene di Borbone-Parma (L'Aia, 9 maggio 2012);
    • Cecilia Maria di Borbone-Parma (L'Aia, 17 ottobre 2013);
    • Carlo Enrico di Borbone-Parma (L'Aia, 24 aprile 2016).
  • Margherita Maria di Borbone-Parma (Nimega, 13 ottobre 1972), sposatasi il 3 maggio 2008 con Tjalling ten Cate (separati nel 2023), hanno due figlie.
  • Giacomo Bernardo di Borbone-Parma (Nimega, 13 ottobre 1972), sposatosi il 5 ottobre 2013 con Viktória Cservenyák, hanno due figlie:
    • Zita Clara di Borbone-Parma (L'Aia, 21 febbraio 2014);
    • Gloria Irene di Borbone-Parma (L'Aia, 9 maggio 2016).
  • Maria Carolina di Borbone-Parma (Nimega, 23 giugno 1974), sposatasi il 16 giugno 2012 con Albert Brenninkmeijer, hanno due figli.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo III di Parma Carlo II di Parma  
 
Maria Teresa di Savoia  
Roberto I di Parma  
Luisa Maria di Borbone-Francia Carlo di Borbone-Francia  
 
Carolina di Borbone-Due Sicilie  
Saverio di Borbone-Parma  
Michele del Portogallo Giovanni VI del Portogallo  
 
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna  
Maria Antonia di Braganza  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Costantino di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Agnese di Hohenlohe-Langenburg  
Carlo Ugo di Borbone-Parma  
Enrico di Borbone-Busset, conte di Lignières Eugenio de Bourbon-Busset, conte di Lignières  
 
Ide de Calonne dei marchesi di Courtebonne  
Giorgio di Borbone-Busset, conte di Lignières  
Adrienne dei marchesi di Mailly-Nesle Adrien, marchese di Mailly-Nesle  
 
Eugénie de Lonlay dei marchesi di Villepail  
Maddalena di Borbone-Busset  
René de Kerret, visconte di Quillien Charles de Kerret, visconte di Quillien  
 
Marie Lefebvre de la Faluere dei signori di Jalanges  
Jeanne de Kerret dei visconti di Quillien  
Marie Léonie Gautier Claude Joseph Gautier  
 
Claudine Benoîte Vespre  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze dinastiche[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine del Merito sotto il titolo di San Lodovico - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine di San Giorgio al Merito Militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dei Benemeriti del Principe e dello Stato - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per i Benemeriti della Sanità Pubblica - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
Balì Gran Croce d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Boda Real en Holanda, in Montejurra, n. 15, II (1965), pp. 9-11.
  2. ^ El Mundo en Orbyt - Suscripción digital online., su documenta.elmundo.orbyt.es. URL consultato il 12 settembre 2022.
  3. ^ CARCEDO, Diego: Sáenz de Santamaría: el general que cambio de bando, ISBN 84-8460-309-1
  4. ^ Crimes of Montejurra (translation) Archiviato il 26 ottobre 2005 in Internet Archive.
  5. ^ INTERIOR, su www.borbonparma.org. URL consultato il 12 settembre 2022.
  6. ^ Il presidente della Repubblica Italiana riceve il Duca Carlo Ugo, Gran Maestro dell'Ordine Archiviato il 17 marzo 2008 in Internet Archive.
  7. ^ "Carlist Colours Flaunted at Princess's Marriage", The Times (April 30, 1963): 14.
  8. ^ "Queen Juliana Sees It on Television", The Times (April 30, 1963): 14.
  9. ^ Josep Carles Clement, Carlos Hugo de Brobon Parma: Historia de una disidencia (Barcelona: Planeta, 2001), 121.
  10. ^ Morto Carlo Ugo di Borboneerede reale del ducato di Parma, su la Repubblica, 18 agosto 2010. URL consultato il 12 settembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Pretendente al trono di Spagna Successore
Saverio di Borbone-Parma 1977 – 1979
Carlo Ugo I
Secondo la Successione Carlista
Carlo Saverio di Borbone-Parma
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